
IL KNOW-HOW
Nel mondo del franchising c’è un oggetto misterioso: si tratta del know-how.
Qualcuno erroneamente lo chiama no-out, qualcuno knock-out, anche se il pugilato non c’entra niente.
Nel mondo del franchising c’è un oggetto misterioso: si tratta del know-how.
Qualcuno erroneamente lo chiama no-out, qualcuno knock-out, anche se il pugilato non c’entra niente.
Tante volte mi viene chiesto se il ricorso al franchising per l’apertura di un locale di ristorazione porta con sé costi più alti o inferiori rispetto al fai-da-te.
Io non ho dubbi in proposito e vorrei che nessuno di chi ci ascolta avesse dubbi in questo senso.
Quando si valuta un’ipotesi di affiliazione, ovvero quando si pensa di mettersi in proprio con il franchising, uno dei momenti critici è quello dell’ottenimento delle informazioni preliminari e della comprensione dei contenuti del contratto di affiliazione.
L’applicazione della formula franchising in Italia è stata spesso accompagnata da scarsa conoscenza e disinformazione, sia sul versante degli affilianti che su quello degli affiliati.
Molti addetti ai lavori o presunti tali hanno rimestato nel torbido, generando atteggiamenti prevenuti e diffidenza anche in merito ad argomenti sui quali tutto è assolutamente chiaro.
La scelta del franchisor è un momento-chiave, che richiede molto “lavoro a casa”.
Non mi posso affidare solo alle prime impressioni di una brochure o a frettolose ricerche sul web, alla presunta “buona fede” o all’istintiva simpatia per il promotore.
Mi devo prendere il tempo necessario, condividendo la valutazione con persone fidate e, magari, con esperti in materia.
Per qualsiasi informazione...saremo lieti di aiutarti!